IL "MODELLISTA"





FASHION ENGINEER DESIGNER

Il “MODELLISTA”

Oggi è più opportuno identificare questo professionista con il termine 
FASHION ENGINEER DESIGNER, come già avviene in moti altri paesi, o meglio ancora riqualificarlo come INGEGNERE o ARCHITETTO DEL PRODOTTO e del corpo umano, attribuendo al termine INGEGNERE il significato più puro del termine, spoglio del valore formale della nomenclatura scolastica, avvalorandolo come concetto; frutto d’opera dell’intelletto.
Molti classicisti ritengono sia un dispendio energie soffermarsi sull’analisi della definizione, io invece ribadisco di fondamentale importanza adeguarne la terminologia.
L’esigenza dell’aggiornamento delle definizioni è determinata dall’evoluzione del costume e dalla rivalutazione sociale dei mestieri, relegati altrimenti dal razzismo pseudo-culturale, a mansioni manuali antiche desuete destinate all’estinzione.
La rinominazione delle qualifiche, ha già portato a rivalutare gli aspetti umani, sociali e normativi di altre categorie in settori diversi, per esempio, spazzino, cameriera (non cameriere) facchino ecc. ...
La ridefinizione della professione deve essere considerata alla pari della creazione di un nuovo “marchio”.
La "modellistica" è una forma d’arte non opportunamente valorizzata, che va oltre la semplice progettazione di un cartamodello.
La consapevolezza del progressivo sviluppo delle proprie abilità e il costante accrescimento delle conoscenze, proiettano il “Tecnico” in una nuova dimensione, schiudendogli improvvisamente un modo d’affinità e sensibilità, ricondizionate in automatismi sensibili alla percezione delle linee, delle proporzioni e dei particolari, che vanno oltre la staticità delle opere plastiche.
Il FED Artista dell’effimero è in grado di creare opere uniche che: pur conservando la loro primitiva funzione rappresentativa, devono rapportarsi alla dinamicità ed evoluzione per cui sono state progettate.
Nella più alta rappresentazione, l’Opera dovrà superare le stesse logiche che hanno definito la sua creazione, rigenerandosi in nuovi oggetti a cui affidare il nostro messaggio sociale.
Nelle forme più alte, queste realizzazioni, si definiscono autentiche opere d'Arte, conservando nel tempo il valore del periodo creativo.
Le rappresentazioni più sofisticate di queste Opere sono in grado di fondere e trattenere costantemente valori diversi in rapporto alla loro naturale degradazione.
Chi saprà accostarsi con lo spirito del ricercatore, subirà l’osmosi energetica di valori profondi, trarne sensazioni nuove e attivare le chiavi di letture ottimali per decifrarne l’essenza.
Ripeto che se, anche non dichiaratamente espresse, le creazioni di moda più rappresentative, sono autentiche OPERE D'ARTE, che non a caso sono spesso ospitate in importanti musei.

Luciano Di Nardo



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